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			SPERANZA
			 
			
			Programma 
			di sostegno alla ricerca    | 
			
			 
			Domande agli esperti Mito DocSM
			
			 
  
  
    
      
        
        
          
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Domande al Mito 
DocSM
  
  
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       aggiornato 
	al 27 giugno 2007
fonama@fonama.org 
  
	
     
       
 
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Domanda 200 
MITO e 
	guarigione delle ferite 
La Mito 
	ostacola il processo di guarigione dopo una 
	ferita? Mia figlia è rimasta ferita in un 
	incidente automobilistico 2 anni fa e non si 
	è ancora recuperata completamente da una 
	ferita al polso. Sono state fatte ricerche 
	sui traumi nella MITO, ed in caso 
	affermativo, dove posso ottenere più 
	informazioni?  
       
		Risponde: Russell 
	Saneto, DO, Ph.D   
	Direi sì. Ho cominciato a 
	prescrivere dexascans per la 
	mineralizzazione dell'osso ad alcuni 
	dei miei pazienti. ciò che sto 
	trovando è che l'età delle ossa 
	viene ritardata. Pensiamo che questo 
	dipenda da problemi ipotalamici 
	visto che somministrando l'ormone della 
	crescita, 
	l'età dell'osso comincia a 
	normalizzarsi. (L'esame adeguato 
	rileva una carenza dell'ormone della 
	crescita). Inoltre, ho parecchi 
	pazienti che hanno iniziato 
	precocemente la pubertà, ed ho invertito 
	la situazione somministrando 
	un analogo del GnRH (fattore di 
	crescita ndt). così, strada facendo, i problemi 
	dell'osso possono essere influenzati 
	da un'anormale  escrezione ipotalamica 
	e da problemi di 
	mineralizzazione dell'osso. Non so se questo 
	interessa altri processi di 
	guarigione, 
	come la coagulazione del sangue. Non sono 
	a conoscenza di nessun processo che 
	intereressi la 
	cascata della coagulazione 
	direttamente collegabile ai difetti mitocondriali. 
	Anche se il ridotto metabolismo dei 
	lipidi può alterare la funzione 
	delle piastrine e certamente 
	determinate malattie 
	mitocondriali con lipidi 
	elevati.  
 
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Domanda 199 
carenza di 
	piruvato deidrogenasi ed aspettativa di vita 
A nostro 
	figlio è stata diagnosticata una carenza del 
	complesso della piruvato deidrogenasi. È 
	nato con un alto livello di 
	acido lattico (12). La sua diagnosi è stata 
	fatta tramite una biopsia della cute. Dopo 
	la diagnosi, 
	abbiamo cambiato la sua dieta per includere 
	una sostanza denominata Ketocal mescolata con 
	il suo neutramogin, 50 mg di B1, B50, 
	e CoQ10 (1 cucchiaino da tè 50mg 
	del) al giorno. Il suo acido lattico ora è 2.9 
	e sembra essere più attento, meno stanco. 
	Quanti bambini sopravvivono veramente oltre 
	l'età di 5 anni? Tutta la ricerca sembra 
	dichiarare che la maggior parte dei bambini 
	muore prima. Quei bambini che sopravvivono, 
	sono tutti andicappati mentalmente e 
	fisicamente? Possiamo dire la sua visione 
	non sia un gran che. E' stato operato ai muscoli 
	degli occhi. Ad entrambi gli occhi 
	è stato spostato il muscolo 
	esterno di 5 millimetri. Sembrano essere più insieme 
	più allineati, tuttavia, c'è ancora il 
	disagio che non vede 
	tutto troppo bene. La maggior parte dei 
	bambini con questa malattia sono ciechi o 
	hanno solo difficoltà di visione? Siamo così 
	riconoscenti per ogni giorno che lo abbiamo, ma 
	siamo anche ansiosi di sentire che cosa 
	ancora 
	possiamo aspettarci e se c'è una probabilità 
	che possiamo averlo più lungamente 
	di quanto la ricerca dichiara.  
 
       
	Risponde: Gerard 
	Vockley, MD,PhD  
	Non tutti i bambini 
	con la carenza di PDH 
	sono ciechi. La 
	variazione nella 
	manifestazione della 
	malattia 
	è abbastanza grande da 
	rendere difficile 
	il fornire molti 
	consigli 
	riguardo ciascun 
	bambino senza 
	avere specifici dettagli. 
	Lo stesso vale per 
	il suggerimento di 
	terapie aggiuntive. 
	Se non ritenete di 
	avere ricevuto  
	consigli sufficiente 
	per quanto riguarda lo 
	stato del vostro 
	bambino, dovreste vedere 
	un esperto del 
	metabolismo con 
	esperienza di questa 
	malattia (o dedicare 
	più tempo nel parlare 
	con il vostro attuale).
 
 
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Domanda 198 
MITO 
	guarigione spontanea e ricomparsa 
Una 
	malattia mitocondriale può rimettersi completamente 
	e poi riapparire? 
	Può dirmi qualcosa riguardo la malattia 
	mitocondriale e la 
	sua remissione?  
 
       
		Risponde: Sumit 
	Parikh, MD    
 Riguardo la 
	sua domanda circa la 
	malattia mitocondriale e la 
	sua remissione/regressione 
- e la nostra 
	risposta circa molte 
	domande riferite 
	alla malattia mitocondriale - 
	non siamo completamente 
	sicuri. Mi lasci 
	chiarire. Riteniamo 
	esista il sospetto che determinati 
	fattori logoranti 
(malattia, febbri, 
	interventi chirurgici, anestesia, 
	digiuno,  
	disidratazione) possano 
	peggiorare i sintomi. 
	Tuttavia questo  
	peggioramento non avviene 
	sempre. Speriamo ed 
	abbiamo alcune prove che 
	i farmaci che noi usiamo 
	aiutino a diminuire l'intensità e la frequenza 
	del peggioramento dei sintomi. Ma la 
	maggior parte di 
	remissioni e delle 
	regressioni nella 
	malattia mitocondriale 
	si presentano senza nessun 
	chiaro 
	motivo che noi 
	possiamo identificare - o 
	fattore di peggioramento 
	specifico che noi possiamo 
	identificare. E la 
	maggior parte dei 
	individui con  
	malattia mitocondriale 
	hanno cicli di 
	fluttuazioni della 
	gravità dei 
	sintomi - e perfino 
	risoluzione transitoria 
	dei sintomi (alcuni o 
	tutti). 
 
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Domanda 197 
MITO o 
	malattia autoimmunitaria? 
Mio figlio 
	di 7 anni si è ammalato circa 5 
	mesi fa. Prima di allora era un 
	ragazzo attivo in buona salute. Tutto è 
	cominciato con le palpebre cadenti e l'affaticabilità 
	nel camminare. Gli hanno fatto la puntura 
	lombare, IVIG, analisi del sangue e delle 
	urine, una MRI e non è risultato nulla. La 
	biopsia del nervo ha mostrato che la guaina 
	mielinica del nervo era attaccata 
	dal suo sistema immunitario, e questo era 
	tutto. 
	Alcune settimane più tardi gli sono iniziati i tremiti 
	alle braccia con la 
	paralisi parziale finale. Siamo ritornati in ospedale 
	e sono stati rifatti tutti gli esami. 
	Ancora non è risultato nulla. Hanno fatto 
	tante ipotesi ma ora hanno trasmesso il 
	sangue per 
	esaminare se si tratti di una malattia mito. La sua 
	intelligenza è 
	grande, si ricorda di tutto, ancora legge. 
	Abbiamo cercato una seconda opinione che è 
	ancora in corso di valutazione ma ci ha 
	detto che è stata alzata una bandierina rossa contro 
	l'ipotesi della mito 
	perché la sua abilità intellettuale era così 
	buona. che cosa potrebbe aver voluto dire 
	con questo? comunque, altri 
	dottori hanno detto che stava morendo 
	circa 3 settimane fa e il suo aspetto era 
	quello di chi sta andando incontro alla 
	morte; stava veramente male. Ora vediamo 
	ogni giorno piccoli cambiamenti; i suoi piedini sono più forti, le 
	braccia si muovono meglio, i tremori 
	quasi si sono arrestati. Tutto questo senza 
	farmaci! 
	Potrebbe questa essere una malattia mito?  
 
       
	Risponde: Sumit 
	Parikh, MD     
con 
	questa storia clinica non è chiaro  
	che cosa abbia vostro figlio. cause 
	comuni di debolezza motoria a 
	manifestazione improvvisa e rapida 
	sono 
	la sindrome di Guillane-Barre (polineuropatia 
	demielinizzante 
	infiammatoria acuta  
	o GBS) e la miastenia grave. La GBS 
	consiste in un attacco indiretto del sistema immunitario delle 
	guaine mieliniche (come la biopsia del nervo 
	dovrebbe aver indicato). Mentre la Guillane-Barre può dare e dà dei 
	miglioramenti spontanei, il recupero 
	può essere accelerato dando IVIG. Il 
	recupero avviene solitamente 
	nell'arco di mesi. I pazienti possono 
	aggravarsi talmente da 
	avere bisogno del ricovero in rianimazione. 
	La MRI può risultare normale. Il liquido 
	spinale può mostrare delle anomalie 
(livello elevato delle proteine). Il recupero è 
	prolungato e nelle forme atipiche (varianti AMSAN 
	e Miller-Fischer) può 
	avvenire dopo molti mesi, ed 
	a volte incompleto. ci sono 
	esami speciali anticorpali che a 
	volte contribuiscono a distinguere 
	quale sia 
	il tipo di GBS che ha colpito il 
	paziente, comunque essi non sono 
	sempre diagnostici. Inoltre è utile 
	anche l'esame EMG (elettromiografia). Alcune infezioni 
	possono mimare la GBS, comprese la 
	malattia di Lyme, la malattia ovest 
	Nilo, HIV, come può 
	l'avvelenamento da metalli pesante. 
	La miastenia grave è causata dal sistema 
	immunitario che attacca 
	indirettamente il 
	funzionamento dei neurotrasmettitori 
	dei muscoli. Solitamente non 
	migliora senza farmaci. La EMG è 
	diagnostica. Uno specialista neuromuscolare pediatrico (o adulto) 
	è spesso quello che può 
	contribuire a individuare fra queste 
	la causa. 
	Mentre la malattia metabolica e 
	mitocondriale può presentarsi con uno 
	scompenso “acuto„ delle 
	funzioni - compresa la funzione muscolare - non è solitamente  
	causata da un attacco del sistema immunitario 
	alle guaine nervose (mielina). 
	In più, il disuso dei muscoli (dalla 
	debolezza o dall'essere allettati) può 
	artificialmente alterare 
	l'apparenza e la funzione dei 
	mitocondri all'esame bioptico 
	del muscolo. Desidererei sapere se 
	fossero presenti altri segni nel sangue, 
	nelle urine, o nel liquido 
	cerebro-spinale della malattia metabolica 
(questo includono la malattia 
	mitocondriale). con la malattia 
	mitocondriale abbiamo imparato “a 
	non dire mai mai,“poiché la malattia 
	mitocondriale può presentarsi sotto 
	forma di qualsiasi sintomo. ciò detto, i sintomi che presenta vostro figlio 
	sono lontani da 
	quelli tipici per la malattia 
	mitocondriale, e desidererei 
	escludere completamente le prime 2 
	malattie 
	e rivedrei le specifiche di come e di perché 
	sia stata fatta la diagnosi di 
	malattia mitocondriale.  
 
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Domanda 196 
	Eteroplasmia e fratello sano 
Se ho capito 
	correttamente, Le mutazioni del DNA esistono 
	in eteroplasmia e solitamente arrivano al 50% 
	di anormali in un tessuto prima che si possa 
	vedere qualche effetto clinico. Mio 
	figlio di 3 
	anni non mostra nessun sintomo, ma 
	il mio secondo figlio di 17 mesi ha la mito 
(funzione gastrointestinale ridotta, miopatia, ritardo motorio). 
	Questo implica che anche l'altro mio figlio 
	deve essere sottoposto ad esami? Potrebbe essere al 
	20% di anormali mentre l'altro figlio è 
	ovviamente a più del 50%? Ho visto che i 
	bambini cominciano a mostrare i sintomi a 
	11 anni, così sto presupponendo che questo 
	potrebbe accadere al mio bambino “sano„. La 
	prego di correggermi se sono in errore. Un'altra 
	domanda che mi interessa riguarda l'abilità di 
	riparazione del DNA. Leggo che dovremmo fare 
	attenzione alle conseguenze dei fattori di 
	stress 
	fisiologici. Il mio piccolo desidera giocare 
	all'esterno per tutto il giorno, ma 
	suda pazzescamente dopo 5 minuti. Fatti come 
	questo possono danneggiare permanente le sue cellule? Quanta 
	cura devo porre e quanto aiuterebbero dei 
	vestiti leggeri?  
  
  
 
       
	Risposta:   
	In attesa di risposta.
	Risponde:  
 
        | 
 
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Domanda 195 
complessi I 
	e III   
Alla mia figlia 
	più grande di 7 anni è stato diagnosticato l'anno 
	scorso che ha i complessi I e III difettosi. 
	Inoltre ho due figlie più giovani di 5 e 4 
	anni. 
	Entrambe sembrano sane e non presentano 
	segni 
	indicativi. Avete dei suggerimenti su delle precauzioni 
	che dovrei prendere o raccomandazioni su degli 
	integratori o delle vitamine dovrei dare 
	loro pensando che potessero avere la stessa 
	malattia in una forma più leggera? Ho 
	iniziato a dare loro il coenzima Q10 
	a basso dosaggio. 
 
       
	Risponde: Sumit 
	Parikh, MD   
È 
	bello sentire che le altre sue 
	bambine stanno bene. 
	Attualmente, non abbiamo alcuna 
	prova che mostri un beneficio 
	nell'esame o nella cura degli 
	individui asintomatici. L'unica 
	attenzione che suggerirei è quella 
	nel caso che una di loro sviluppi 
	caratteristiche 
“metaboliche," neurologiche 
	o inerenti allo sviluppo, allora 
	suggerirei di farle vedere al più presto  
	da un neurologo o un genetista al 
	più presto possibile.  
I 
	sintomi “metabolici„ includono 
	il deperire con la malattia o con il 
	digiuno, sviluppando un odore 
	sgradevole dal corpo o delle urine, 
	lo stancarsi troppo facilmente, e la 
	mancata assimilazione di determinate categorie 
	di alimenti (proteine, carboidrati, grassi). 
	I sintomi neurologici ed inerenti 
	allo sviluppo sono più evidenti.
 
 
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Domanda 194 
Sindrome di 
	Kearn-Sayre ed ipertensione riflessa 
A mio figlio 
	è stata diagnosticata la malattia di Kearn-Sayre. 
	Ha 21 anno ed è legalmente 
	cieco, ha il diabete e CPEO. In febbraio 
	di questo anno gli è stata fatta una biopsia renale a 
	causa dell'aumento delle proteine nelle sue urine. 
	Diversi anni fa gli è anche stato fatto un intervento di uretroplastica a seguito di una  
	infezione allo sfintere 
	ureterale ed ai reni. Martedì sera di 
	questa settimana ha avuto una improvvisa 
	emicrania che si è ripetuta il venerdì sera 
	subito dopo avere urinato. L'emicrania soppravviene molto improvvisamente ed è 
	fortissima. Venerdì sera lo ho portato al 
	pronto soccorso dove hanno fatto una TAC 
	tomografia assiale computerizzata alla testa ed 
	alcuni esami del sangue. L'esame con la TAC è apparso 
	normale - non ho ancora i risultati degli 
	esami del sangue. Ha avuto 3 nuovi episodi di 
	queste emicranie dalla sera di venerdì e 
	sempre subito dopo avere urinato. Venerdì quando 
	lo ho portato al pronto soccorso la sua pressione 
	sanguigna era 187/122. Sto controllando da 
	allora la sua pressione sanguigna circa ogni 4 ore durante il 
	giorno. Ogni volta che ha avuto queste emicranie la 
	sua pressione sanguigna è stata 162/104, 
	181/101, 191/124 rispettivamente. La sua 
	pressione quando non aveva 
	emicrania era 137/72 e 141/81. Sembra che urinare induca 
	un aumento MOLTO rapido della pressione 
	sanguigna ed immagino che a sua volta questa causi le 
	emicranie. Il medico del pronto soccorso ha suggerito 
	di dargli 
	600-800 mg di Ibuprofen se questo 
	accade ancora. Lo sto facendo ma 
	naturalmente non prende l'Ibuprofen a meno 
	che abbia una di queste emicranie. Lo strano 
	è che se per urinare si leva in piedi  - non sembra avere il problema. 
	Più frequentemente comunque, a causa della sua 
	carenza visiva per urinare si siede e 
	quello sembra scatenare il problema. Dopo 
	aver scritto questa lettera penso che questo 
	problema possa avere a che fare con i suoi 
	problemi uretrali precedenti forse una ricaduta 
	dello sfintere ma apprezzerei sicuramente 
	il vostro consiglio. Grazie!  
 
       
	Risponde: Sumit 
	Parikh, MD   
	Il problema di suo figlio - 
	ipertensione allo svuotamento - è una 
	forma di ipertensione “riflessa„. 
	ciò è un problema che può accadere 
	ed essere dovuto alla disautonomia o ad un riflesso 
	anormale dei baro-recettori 
	conseguente alla 
	malattia mitocondriale primaria o 
	al diabete di vecchia data. 
	L'emicrania è probabilmente dovuta 
	all'ipertensione improvvisa. 
 
Se 
	è così con i suoi medici 
	trattanti, deve vedere un cardiologo 
	e potenzialmente eseguire un esame 
	con la tavola di inclinazione. La 
	sua ipertensione può avere bisogno 
	di farmaci - anche se è di natura periodica. Fino 
	ad allora 
	continuerei a controllare la sua 
	pressione sanguigna ogni volta che 
	ha un'emicrania simile - e 
	documentare le circostanze intorno 
	all'evento - come già sta facendo.
 
 
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Domanda 193 
complesso I 
Mio figlio 
	ha 3 anni e 1/2 ed ha una encefalopatia 
	mitocondriale, da carenza del complesso I. 
	Abbiamo difficoltà a discernere ciò che è un 
	attacco epilettico e ciò che non lo è. Il 
	suo EEG è caotico (è la definizione dei 
	neurologi) ed è realmente difficile 
	riconoscere se si tratti di un attacco epilettico. 
	ha una parlata sillabante per la quale 
	sembra proprio stia sillabando, ma più recentemente ha crisi che io definisco letargiche, i suoi occhi roteano 
	all'indietro e non è proprio presente. La nostra neurologa ci 
	ha detto di usare il tylenol e vedere se 
	questo aiuta, e credere oppure no, esso 
	aiuta. Lei pensa che potrebbe essere 
	correlato al dolore, ma non conosciamo la causa del 
	suo dolore perché non può dircelo. Più 
	recentemente, si è arrabbiato per la prima volta 
	nella sua vita. È sempre felice, 
	e poi diventa tutto rosso e brontola e 
	getta le braccia in alto, 
	e noi non sappiamo se questo sia un 
	attacco epilettico. 
	Non abbiamo mai dovuto finora affrontare il dolore e sto domandandomi 
	se questo possa essere una progressione 
	della malattia e se noi non potremo mai trovare 
	la causa del dolore. Le sue anche sono 
	fuori dalla loro sede del 50% da un lato e del 25% 
	d'altro, ma l'ortopedico ha 
	detto che non è abbastanza per causargli il 
	dolore.  
 
       
	Risponde: Russell 
	Saneto, DO, Ph.D  
	Sono spiacente di quanto sento di 
	suo figlio. A volte definire cosa distingue un attacco epilettico 
	da un fatto comportamentale può 
	essere molto difficile. Molte volte 
	episodi di blocco (staring episodi) o periodi 
	di assenza possono essere un 
	attacco epilettico (generalizzato o 
	focalizzato), ma a volte gli episodi 
	di irrigidimento possono essere un fatto comportamentale. 
	Si possono anche vedere altri tipi di 
	comportamenti che possono pure assomigliare agli 
	attacchi epilettici. Una 
	caratteristica degli attacchi 
	epilettici  è 
	che per un particolare paziente, 
	essi sono stereotipati con ciò 
	volendo dire che essi si ripetono 
	sempre nello stesso modo. ci sono alcuni trucchi 
	che talvolta  usiamo per 
	stabilire se gli episodi di 
	irrigidimento possano 
	essere degli attacchi epilettici. Uno sarebbe 
	quello di stimolarlo 
	delicatamente con la vostra mano e 
	di vedere se risponde. Se risponde 
	allora probabilmente l'episodio di irrigidimento o il periodo di 
	assenza non è un attacco epilettico ma un 
	fatto comportamentale. 
	Similmente, gli occhi che roteano 
	all'indietro e che diventano letargici 
	possono essere sia un attacco 
	epilettico che non esserlo. 
	Quando siamo stanchi e 
	stiamo per addormentarci, i 
	nostri occhi roteano all'indietro  
(denominato riflesso Bell) 
	e assumiamo un aspetto-letargico. 
	Se noi veniamo stimolati delicatamente 
	da un tocco ci destiamo e possiamo 
	persino arrivare a svegliarci. Quando gli 
	eventi non possono essere 
	determinati esattamente 
	clinicamente, dobbiamo utilizzare il Video-EEG. Anche se 
	dispendioso in termini di tempo e di costi, quando 
	abbiamo bisogno di sapere con 
	precisione spesso esso ci dà le 
	risposte definitive. Il Video-EEG è 
	uno studio di EEG con una video 
	macchina fotografica che funziona in 
	una speciale unità ospedaliera. Esso 
	ci 
	permette di  osservare gli 
	attacchi epilettici dal video con 
	l'EEG funzionante. c'è una 
	correlazione tra i cambiamenti dell' 
	EEG indicativi di un attacco 
	epilettico ed i cambiamenti 
	registrati dal video 
	nel comportamento. In questo modo 
	possiamo dire se l'evento è 
	realmente un attacco epilettico 
	cerebrale, 
	piuttosto che un atteggiamento 
	comportamentale. Il dolore è difficile 
	da determinare come pure la 
	frustrazione in un bambino che ha 
	difficoltà a dire in che cosa gli sta 
	succedendo. Il linguaggio del corpo può 
	spesso aiutare in queste 
	situazioni. Questi tipi di 
	comportamenti hanno solitamente 
	certe circostanze che possono essere 
	collegate all'evento (almeno con la 
	frustrazione). Se gli episodi 
	diventeranno più frequenti, voi diventerete 
	più esperti a definire il tipo di 
	evento. Ricordate, gli attacchi 
	epilettici si 
	riproducono sempre 
	allo stesso modo, mentre il dolore e 
	la frustrazione varierebbero nella 
	loro manifestazione. Inoltre, dovreste pensarci su  
	due volte sull'uso del Tylenol per il 
	dolore. Tylenol può esaurire il glutatione 
	nelle cellule. Il glutatione è uno degli antiossidanti 
	principali usati dai nostri corpi per 
	combattere lo sforzo ossidativo. 
	Poiché i radicali ossidativi 
	dell'ossigeno (sforzo ossidativo) 
	vengono 
	aumentati nella malattia del complesso 
	I, potreste desiderare conservare 
	tutto il glutatione possibile.  
 
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Domanda 192 
Attacchi 
	epilettici e Felbatol 
E' 
	corretto trattare i bambini Mito con Felbamate 
	o Felbatol per controllare gli attacchi 
	epilettici? Se esso è uno dei farmaci 
	antiepilettici che non gli si possono 
	somministrare, perché no? 
   
       
	Risponde: Russell 
	Saneto, DO, Ph.D 
Il Felbatol 
	è uno dei farmaci più recenti e quando 
	venne immesso sul mercato una decina 
	di anni or sono, esso fu pressoché 
	il pietra miliare nel campo 
	dell'epilessia. In una sindrome 
	epilettica grave, la sindrome di Lennox-Gaustaut, 
	fu portato al settimo cielo. Esso fu 
	molto efficace contro gli attacchi 
	epilettici profondi che causavano 
	così tanti problemi a questi 
	pazienti.  
	Inoltre, molti altri pazienti che 
	avevano attacchi epilettici non 
	trattabili videro ridursi la 
	frequenza degli attacchi o la loro 
	interruzione. Esso è un buon farmaco 
	sia contro gli attacchi epilettici 
	generalizzati, sia per quelli 
	parziali che quelli focalizzati. La 
	brutta notizia venne quando esso 
	cominciò ad essere usato 
	diffusamente. ciò che emerse fu che 
	nei bambini più grandi (età maggiore 
	di 10-12 anni) e negli adulti esso 
	poteva causare anemia aplastica (il 
	midollo osseo smetteva di produrre 
	globuli rossi).  Sebbene questo 
	non venne mai riscontrato nei 
	bambini più piccoli la FDA mise il 
	farmaco sotto sorveglianza per 
	questo grave effetto collaterale. 
	Inoltre è stato trovato che il 
	Felbatol può causare insufficienza 
	epatica (approssimativamente 
	1:5000).   
	Il Felbatol è un buon farmaco 
	antiepilettico. Io l'ho usato con 
	molto successo, ma chiaramente come 
	qualsiasi farmaco, non può essere 
	usato con tutti i bambini con 
	epilessia. La mia impressione è che 
	esso lavora bene con gli attacchi 
	epilettici profondi, assenze 
	atipiche e attacchi epilettici tonico-clonici generalizzati (o 
	secondariamente generalizzati). Esso 
	sembra lavorare piuttosto bene in 
	combinazione con l'acido Valproico. 
	La mia esperienza con i miei 
	pazienti mitocondriali con attacchi 
	epilettici è solamente così-così. 
	Gli effetti collaterali di perdita 
	di peso, difficoltà di dormire, e 
	molto frequenti test di laboratorio 
	non intaccano il valore del suo uso. 
	Ma che sia ben chiaro, fino a quando 
	esso è ben monitorato può essere una 
	buona alternativa se tutte le altre 
	alternative sono già state 
	utilizzate.  
 
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Domanda 191 
CPEO 
 
Sono una donna 
	di 34 anni a cui è stata diagnosticata una 
	CPEO. I primi sintomi sono iniziati quando 
	avevo circa 16 anni, con una ptosi di della 
	palpebra sinistra, significativamente 
	peggiore della destra. Ho subito un 
	intervento chirurgico ricostruttivo per 
	alzare la palpebra quando avevo circa 22 
	anni, poiché sembravo peggiorare e l'anno scorso è 
	stata fatta una biopsia muscolare per 
	permettere al 
	consiglio genetico di determinare con sicurezza 
	se si tratti effettivamente di CPEO. La mia prima 
	domanda riguarda in generale i miei occhi ed 
	il mio viso: A cosa porta questa malattia? I 
	miei occhi, le mie palpebre, ed il mio viso 
	finiranno con il paralizzarsi completamente? 
	Entrambe le mie palpebre continueranno ad 
	abbassarsi fino a che non avranno più 
	nessuna capacità di alzarsi? Io sento come 
	se esse stessero peggiorando di anno in anno 
	ed io mi sforzo costantemente de tenerle 
	aperte. come conseguenza dell'intervento 
	chirurgico ricostruttivo al mio occhio 
	sinistro, io ho una grave secchezza 
	all'occhio come pure una crescita 
	benigna della 
	cornea, che i dottori hanno detto 
	essere qualcosa di cui non doversi 
	preoccupare (è la stessa cornea che si 
	protegge dalla secchezza) ma c'è un ben 
	visibile velo bianco sopra una parte della 
	cornea. Più spesso che no sento una 
	sensazione al mio occhio 
	sinistro come se 
	della carta vetrata gli venisse sfregata 
	contro ed è anche frequentemente iniettato 
	di sangue. Uso collirio per tutto il giorno 
	e cerco di dormire con una copertura 
	sull'occhio, ma è veramente irritante. 
	Entrambi gli occhi sono estremamente 
	sensibili alla luce e le mie palpebre sono 
	sempre gonfie quando mi alzo - il gonfiore 
	diminuisce durante la giornata. Visto 
	che  le mie palpebre continuano ad 
	abbassarsi di anno in anno mi domando se sia 
	possibile per me continuare a sottopormi ad 
	interventi chirurgici correttivi per tenere 
	le palpebre aperte? Sarà dannoso per i miei 
	occhi? Ed eventualmente i miei muscoli 
	diventeranno inabili, rendendo così comunque 
	inefficace la chirurgia? Piuttosto 
	stranamente, io ho ancora una visione pari a 
	20/20 in entrambi gli occhi... L'altra parte 
	della mia domanda riguarda il trattamento 
	della mia esagerata affaticabilità. Io sono 
	1 metro e 65 e peso circa 54 kg., e non ho 
	alcuna forza - mai. Sto prendendo 
	CoQ10, 
	400mgs/giorno da circa un anno e a dire il 
	vero non ho riscontrato alcuna differenza 
(sebbene mi domando se non starei peggio se 
	non lo prendessi). c'è un integratore 
	supplementare che io possa prendere insieme 
	con il CoQ10? Mi piacerebbe 
	iniziare un programma di esercizi poiché ho 
	letto che l'esercizio potrebbe darmi 
	maggiore energia, ma sono un poco esitante 
	ad iniziare da sola a causa delle 
	complicazioni cardiache che potrebbero 
	sorgere. Ho fatto un ECG circa due anni fa 
	ed era in ordine, ma ho notato che talvolta 
(può essere una volta ogni 4 o 5 mesi) 
	quando io uso energia nel fare qualcosa 
	rapidamente come correre, o andare in 
	bicicletta, mi vengono palpitazioni, 
	talvolta così forti che sento il mio cuore 
	battere fortemente contro la cassa toracica 
	Esse passano dopo alcuni minuti, ma ciò è 
	sufficiente per preoccuparmi. Ho notato che 
	queste sono iniziate quando ero proprio 
	giovane, intorno ai 12 o 13 anni, ma esse 
	erano molto meno frequenti a quel tempo. 
	Poiché esse accadono così infrequentemente, 
	come potrebbe un ECG annuale registrare 
	qualsiasi anormalità fino a quando non avrò 
	palpitazioni durante l'esame? c'è qualcosa 
	che potrebbe suggerirmi nella forma di una 
	routine di esercizio giornaliero? Io 
	percepisco che ogni volta che vado da un 
	medico, sia un medico generico o persino dal 
	mio ginecologo, essi non hanno alcuna idea 
	di cosa dirmi quando io voglio parlare di 
	questa malattia. Io immagino che la stessa 
	cosa accadrebbe se io mi rivolgessi ad un 
	personal trainer. Se lei potesse fornirmi 
	qualsiasi ulteriore indicazione sulla CPEO, 
	la sua prognosi, il suo trattamento, io lo 
	apprezzerei molto. 
   
       
	Risponde: Michio 
	Hirano, MD  
Ho 
	letto la sua richiesta con grande 
	attenzione. Io presumo che la sua 
	biopsia muscolare mostri alterazioni 
	mitocondriali. Sarebbe utile sapere 
	se Lei ha una singola delezione o 
	delezioni multiple del DNA 
	mitocondriale. Io presumo che 
	lei abbia una singola delezione 
	poiché non ha mezionato alcuna 
	storia familiare di PEO o altra 
	malattia mitocondriale. Delezioni singole del DNA mitocondriale (mtDNA) 
	si manifestano tipicamente in tre 
	differenti malattie: CPEO, sindrome 
	di  Kearns-Sayre e 
	sindrome di Pearson. La sindrome di 
	Pearson causa severa anemia e 
	disfunzione pancreatica negli 
	infanti. La 
	sindrome di Kearns-Sayre (KSS) è una 
	malattia multisistemica definita 
	dalla triade: 1) manifestazione 
	prima dei 20 anni, 2) PEO 
	tipicamente con ptosi, e 3) 
	retinopatia pigmentosa. In aggiunta, 
	i pazienti KSS hanno almeno uno dei 
	seguenti sintomi: atassia, proteine 
	elevate nel liquido cerebro-spinale 
(cSF), o blocco della conduzione 
	cardiaca. I pazienti con CPEO
 hanno 
	una malattia puramente muscolare che 
	colpisce i muscoli extraoculari, ma 
	spesso sono colpiti anche altri 
	muscoli come quelli facciali, 
	orofaringeali, e quelli degli arti; 
	perciò i pazienti spesso hanno 
	difficoltà a chiudere i loro occhi, 
	problemi nella deglutizione, 
	pronuncia nasale, e debolezza dei 
	muscoli delle braccia e delle gambe. 
	Generalmente, la CPEO
 è una malattia 
	lentamente progressiva.
	Spesso i pazienti hanno solo 
	debolezza dei muscoli extraoculari 
	che è esteticamente fastidiosa. 
	Talvolta la CPEO 
 causa visione 
	doppia o una tale gravità 
	dell'abbassamento delle palpebre che 
	la visione ne viene compromessa. Nei 
	casi di grave ptosi, noi consigliamo 
	l'applicazione di un alzapalpebre da 
	fissare ai muscoli frontali. La 
	blefaroplastica (accorciamento delle 
	palpebre) è una procedura più 
	rischiosa perché se le palpebre sono 
	troppo accorciate, esse non si 
	chiuderanno opportunamente portando 
	ad una esposizione e secchezza degli 
	occhi.
	Infatti, la cronica esposizione 
	degli occhi può sviluppare 
	scarificazioni 
	corneali (esposizione alla 
	cheratite) che può compromettere la 
	visione. Io credo che dovrebbe 
	consultare un oftalmologo per la 
	secchezza degli occhi. Lei potrebbe 
	aver bisogno di usare un colirio 
	salino durante il giorno. Se i suoi 
	occhi non si chiudono la notte, 
	potrebbe aver bisogno di applicare 
	una speciale pomata sugli occhi e  coprirlo con un tampone. In 
	alcuni pazienti, la debolezza dei 
	muscoli degli arti e della 
	deglutizione può diventare 
	fastidiosa o perfino invalidante. 
	La sua fatica cronica può essere 
	dovuta alla debolezza muscolare. 
	Pazienti con CPEO
 e altre malattie 
	mitocondriali sono spesso piccoli e 
	magri. La magrezza è spesso dovuta 
	alla perdita di tessuto muscolare. A proposito 
	degli integratori alimentari, noi 
	solitamente raccomandiamo un 
	cocktail che è riportato qui sotto. Per la 
	mia esperienza, CoQ10 e creatina 
	spesso migliorano (ma non curano) 
	l'affaticamento nei pazienti 
	mitocondriali.  
- 
coenzima Q10 
(CoQ10) 50-200 mg tre volte al 
	giorno (sebbene alcuni pazienti con 
	carenza primaria di 
	coenzima Q devono prendere fino a 1000 
	mg tre volte al girono), 
 
- 
levo-carnitina (L-carnitina) 
	300-1000 mg tre volte al giorno 
(molti pazienti sviluppano effetti 
	collaterali gastrointestinali ad 
	alti dosaggi), 
 
- 
tiamina (vitamina B1) 
	50-200 mg al giorno, 
 
- 
Riboflavina (vitamina B2) 
	50-600 mg al giorno, 
 
- 
Vitamina c 100-400 
	mg al giorno (solitamente divisi in 2-3 
	dosi giornaliere), 
 
- 
Vitamina E 200-1200 
	endovena 
	giornalmente, 
 
- 
Vitamina K3 5-80 mg al 
	giorno, 
 
- 
Folato 1-10mg al giorno, 
 
- 
acido 
	alfa-lipoico 
	fino a 400 mg tre volte al giorno, 
 
- 
creatina monoidrata 5-10 grammi al 
	giorno, 
 
- 
Idebenone 45-360 mg tre 
	volte al giorno (talvolta usato al 
	posto del coenzima Q10). 
 
 
Sono preoccupato per il battito 
	cardiaco. come ho menzionato, i 
	pazienti KSS spesso sviluppano 
	blocchi della coenzima cardiaca che 
	possono produrre aritmie da trattare 
	a vita. Le raccomando fortemente di 
	farsi visitare dal suo medico e 
	farsi fare un elettrocardiogramma 
	che possa mostrare un blocco nella 
	conduzione perfino quando lei non ha 
	le palpitazioni. I blocchi nella 
	conduzione cardiaca possono essere 
	efficacemente trattati con pacemakers. 
	Riguardo all'esercizio, i dottori Taivassalo 
	e Haller hanno chiaramente 
	dimostrato che un moderato esercizio 
	aerobico può invertire la condizione 
	nei pazienti mitocondriali. Sono 
	adeguati circa 30 minuti di 
	esercizio aerobico (ad es. pedalare 
	su una cyclette)  almeno tre 
	volte alla settimana. E' incerto se 
	l'esercizio aumenti l'ammontare del 
	DNA mitocondriale mutato nei 
	pazienti con CPEO
 o altre 
	condizioni. 
 
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Domanda 190 
Integratori 
	nutrizionali e loro dosaggio 
Quali sono, 
	nel 2006, le raccomandazioni più recenti per 
	gli integratori nutrizionali e la loro 
	gamma di dosaggio per gli adulti con MELAS? Michael J. Bennett, 
	Ph.D., FRcPath, DABcc   
 
       
	Risponde: Michio 
	Hirano, MD   
Le 
	raccomandazioni per gli integratori 
	nutrizionali per i pazienti 
	mitocondriali non sono cambiato 
	significativamente nel corso di 
	ultimi anni. Le nostre 
	raccomandazioni sono come segue: 
 
- 
coenzima 
	Q10 
(CoQ10) 50-200 
	mg tre volte al giorno (sebbene alcuni pazienti con la 
	carenza primaria di coenzima Q hanno preso 
	fino a 1000 mg tre 
	volte al giorno), 
 
- 
levo-carnitina (L-carnitina) 300-1000 
	mg tre volte al giorno (molti 
	pazienti sviluppano effetti 
	secondari gastrointestinali con 
	dosi elevate), 
 
- 
tiamina vitamina 
(vitamina B1) 50-200 mg al 
	giorno, 
 
- 
riboflavina 
(vitamina B2) 50-600  mg al 
	giorno,  
 
- 
vitamina c 
	100-400 mg al giorno (diviso 
	solitamente in 2-3 dosi 
	quotidiane), 
 
- 
	vitamina E 200-1200 al giorno 
	endovena, 
 
- 
vitamina K3 5-80 
	mg al giorno, 
 
- 
folato 1-10 mg 
	al giorno, 
 
- 
acido 
	alfa-lipoico 
	fino a 400 mg al giorno, 
 
- 
creatina monoidrato 5-10 
	gr al giorno, 
 
- 
Idebenone 45-360 
	mg tre volte 
	al giorno (a volte usato al 
	posto del coenzima Q10)
 
 
 
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Domanda 189 
CPEO 
 e 
	intervento chirurgico. Ho 34 anni ed ho 
	la CPEO. I miei occhi hanno 
	movimenti limitati. Il mio occhio  
	sinistro è ruotato verso l'esterno e mi è stata 
	prospettata la necessità di un intervento 
	chirurgico per correggere la direzione 
	dell'occhio. Il mio oftalmologo 
	di fiducia è preoccupato che possa avere 
	effetti sulla 
	mia visione a lunga distanza ma non ha 
	esperienza con la malattia, particolarmente 
	in adulti. Lei vorrebbe provare ad esercitare i 
	miei occhi per vedere se è possibile ottenere 
	uno controllo del movimento ed una 
	correzione dello spostamento. ci sono 
	delle ricerche che suggeriscano che questo 
	potrebbe funzionare? Inoltre, attualmente sto 
	prendendo un cocktail di integrazione che 
	includono il CoQ10.  
   
       
	Risponde:   
Michio Hirano, MD 
L'oftalmoplegia esterna 
	cronica progressiva (CPEO) è una 
	manifestazione comune delle malattie mitocondriali. La debolezza 
	asimmetrica del muscolo dell'occhio 
	può causare la visione doppia e può 
	essere esteticamente sgradevole. 
	Una elegante ricerca dei Dottori Taivassalo 
	e Haller ha dimostrato chiaramente 
	che i pazienti con miopatie 
	mitocondriali possono migliorare le 
	funzioni dei muscoli degli arti con 
	l'allenamento aerobico, ma non sono 
	a conoscenza dell'esistenza di 
	nessun studio simile 
	sull'esercizio terapeutico per i 
	muscoli oculari. Poiché i 
	muscoli dell'occhio sono costantemente 
	in funzione, è 
	improbabile che l'esercitazione 
	migliori le funzioni del muscolo 
	dell'occhio. Tuttavia, penso che sia 
	perfettamente ragionevole provare 
	con l'esercitazione fisica del muscolo 
	dell'occhio prima di un 
	intervento chirurgico 
	invasivo. Presumibilmente il 
	paziente non ha la visione doppia 
	perché lui o lei sta attualmente 
	sopprimendo la visione da un occhio. 
	condivido la preoccupazione dell'oftalmologo che l'intervento 
	chirurgico 
	può lasciare un non perfetto 
	allineamento degli occhi del paziente 
	causando una visione binoculare doppia 
	o sfocata.     
        | 
 
       | 
  
Domanda 188 
Malattia 
	mitocondriale nel figlio e condizione della 
	madre. 
Se un bambino ha una diagnosi di 
	malattia mitocondriale, ereditata dalla 
	madre, 
	la quale comincia ad avere in età adulta, 
	sintomi simili, la madre avrà lo stesso tipo di 
	malattia mitocondriale del 
	bambino o può avere una forma 
	diversa di malattia mitocondriale? 
 
  
       13 luglio 2005 
	Risponde:   David R. Thorburn, 
	PhD 
	Questa domanda sembra diretta ma la 
	risposta non è sempre chiara. Nella 
	popolazione generale adulta possono 
	essere trovati molti sintomi associabili 
	alla malattia mitocondriale. Gli esempi includono il 
	diabete, l'ictus, problemi di udito e problemi 
	visivi, letargia, intolleranza all'esercizio e problemi neurologici. Se 
	questi sintomi si presentano nel 
	parente materno di un bambino con una 
	malattia mitocondriale allora uno può tendere a presupporre 
	automaticamente che c'è collegamento. 
	Tuttavia, alcuni di questi sintomi sono 
	relativamente comuni ed abbastanza 
	spesso può essere una coincidenza. La 
	risposta generale è che la donna dovrebbe chiedere il parere medico di un 
	esperto, e dovrebbe naturalmente 
	menzionare la storia famigliare della 
	malattia mitocondriale. Lo stesso si 
	applica perfino se i sintomi del bambino 
	è stato dimostrato essere causati 
	da una mutazione mitocondriale del DNA. 
	Se poi si dimostra che la madre 
	è portatrice della stessa mutazione ed i 
	suoi sintomi sono molto indicatori della 
	malattia mitocondriale allora è 
	probabile che siano causati dalla 
	mutazione, ma ancora c'è il bisogno di 
	indagini adeguate per confermarla. 
	Se quello è il caso ancora non significa 
	che la madre svilupperà la stessa gamma 
	o severità di sintomi del bambino. Nella 
	maggior parte dei casi, la madre avrà il 
	DNA mitocondriale più sano e con 
	minori quantità di mutazioni. così può avere 
	la malattia 
	molto più lieve del bambino o 
	avere una gamma differente di sintomi. 
	Sarebbe meglio discutere le 
	preoccupazioni specifiche con un medico 
	che abbia perizia nella malattia 
	mitocondriale.  
 
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Domanda 187 
MITO, sistema 
	immunitario e IVIG. 
Vi prego di 
	farci parte della vostra esperienza 
	con l'uso delle iniezioni di gammaglobulina in persone con malattia 
	mitocondriale.  
 
       23 giugno 2005  
		Risponde:    
		Sumit Parikh, MD  
come potete sapere, 
	l'iniezione endovenosa delle immuno/gammaglobuline (IVIG), è 
	un trattamento che è usato spesso per 
	varie malattie, rivelandosi spesso 
	efficace, ma 
	riguardo al quale non si è completamente capito come realmente funziona. 
	Esistono teorie di come lavori IVIG - ed in generale, è ritenuto 
	essere "neutralizzatore" del 
	sistema immunitario. Viene 
	generalmente detto che, 
	il singolo fattore  comune per la maggior 
	parte delle malattie che 
	rispondono all'IVIG è che sia 
	coinvolta in qualche modo una 
	disfunzione del sistema immunitario e 
	che questa sia 
	ritenuta essere la causa 
	primaria che ha condotto alla 
	malattia. L'IVIG è spesso il 
	farmaco iniziale per le malattie del 
	sistema immunitario che "sia eccessivamente 
	attivo",o nelle malattie auto-immunitarie dove 
	si ritiene sia il sistema immunitario 
	ad  attaccare il corpo. 
	Poiché la malattia mitocondriale non 
	è primariamente una malattia del 
	sistema immunitario - > non è un 
	trattamento standard e non è stato 
	studiato come tale. Sappiamo che 
	alcuni pazienti con la malattia 
	metabolica si ammalano molto più facilmente  - tuttavia ancora non è stata 
	identificata "una carenza del 
	sistema 
	immunitario" specifica o la "disfunzione 
	immunitaria". Oltre questa 
	considerazione, i pazienti con una 
	malattia mitocondriale possono 
	essere trattati con IVIG per altri problemi 
	secondari che sono trattati 
	tipicamente con questo farmaco. Non 
	ci sono attualmente casi segnalati di 
	problemi sopravvenuti in questi casi nella letteratura medica 
	degli Stati Uniti. 
    
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Domanda 186 
Dolore 
	e rigidità muscolare. 
Il 
	dolore e la rigidità cronica alle 
	spalle ed al collo possono collegarsi alla MELAS? 
	Inoltre mi sembra di avere molti "nodi 
	nei 
	muscoli."Ho una diagnosi definita di 
	MELAS con un insieme di altri sintomi. A volte il dolore 
	è tale da impedirmi 
	le mie normali funzioni.  
 
       
	Risponde:    
Michio Hirano, MD 
come il nome implica, 
	la MELAS 
(acidosi lattica encefalomiopatia 
	mitocondriale ed 
	episodi di simil-ictus) interessa il 
	cervello(encefalo) 
	ed i muscoli (miopatia). 
	Solitamente, la miopatia si 
	manifesta come debolezza dei muscoli prossimali 
	degli arti. A volte i 
	pazienti di MELAS hanno debolezza 
	dei muscoli extraoculari che causano 
	l'abbassamento delle palpebre e dei 
	movimenti alterati dell'occhio. La 
	maggior parte dei pazienti di MELAS 
	segnalano intolleranza all'esercizio dovuta 
	al coinvolgimento muscolare. 
	Talvolta hanno dolore muscolare. 
	In uno studio di 50 pazienti con  
	MELAS (Brain 2005;128:1861-9), la 
	metà aveva miopatia e 3 avevano mialgie. Quindi, il dolore e 
	la tensione muscolare possono 
	essere dovute alla MELAS.  
   
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Domanda 185 
 coenzima Q10 
 Mi è stata 
	diagnosticata una miopatia metabolica. Il 
	medico mi ha prescritto 150 mg di di 
	coenzima Q10 tre volte al giorno. Sapete di casi 
	che hanno migliorato con questo trattamento? Sembro 
	avere più energia ma la rigidezza nelle 
	gambe c'è ancora.  
 
       23 giugno 2005  
		Risponde:   
		Douglass M. 
	Turnbull, MD,PhD 
	L'ubichinone (coenzima Q10) 
	certamente sembra aiutare le persone a 
	sentirsi meglio e dà alle persone più 
	energia, ma non migliora realmente molto la 
	debolezza o i sintomi. Sembra che lei 
	ottenga una risposta simile a quello 
	che io osservo nei miei pazienti.
 
 
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Domanda 184 
MITO e 
	obesità 
 L'obesità può a volte essere 
	associata con determinate malattie 
	mitocondriali? Il presupposto generale è che 
	i pazienti di mito dovrebbero essere di peso 
	medio o sottopeso. Ma questo non sembra sempre essere 
	il caso. Quali fattori relativi alla 
	malattia mito potrebbero causare 
	l'obesità?  
 
       22 giugno 2005
       
	Risponde: : David 
	Thorburn, PhD 
La maggior parte dei 
	pazienti con malattia 
	mitocondriale tendono ad 
	essere di peso scarso 
	piuttosto che obesi. 
	Effettivamente, uno dei 
	sintomi più comuni nei 
	bambini diagnosticati 
	con la malattia mito 
	è una “crescita ridotta„ quando il 
	bambino non sta 
	aumentando di peso al 
	ritmo 
	previsto. È facile da 
	immaginare che se le 
	nostre cellule non 
	possono generare 
	abbastanza energia sia 
	difficile svilupparci al 
	ritmo normale. I 
	mitocondri inefficienti 
	possono però anche "sprecare"  
	l'energia in forma 
	di calore anziché  
	convertirla nell'ATP che 
	tutte le nostre cellule 
	usano. Può suonare contro-intuitivo ma un 
	metabolismo inefficiente 
	che sprechi l'energia in 
	questo modo induce la 
	perdita di peso 
	piuttosto che l'aumento 
	di peso. Le malattie  
	Mito e la regolazione 
	del peso corporeo sono 
	entrambi aspetti 
	molto complessi, ed è certamente 
	possibile per i pazienti con la 
	malattia mito 
	diventare obesi. Si 
	sente dire spesso che il 
	peso corporeo è 
	determinato dal bilancio 
	energetico, nel quale è 
	basilare quante sono le 
	calorie che assumiamo 
(energia assunta) e 
	quante ne bruciamo 
(dispendio energetico). 
	Il dispendio energetico 
	non corrisponde 
	esattamente a quanto ci 
	esercitiamo, ma è 
	influenzato da una gamma 
	di fattori. Il tasso 
	metabolico basale varia 
	fra gli individui e 
	perfino la gente in 
	buona salute sembra 
	differire da quanto i 
	loro mitocondri bruciano 
	efficientemente i 
	combustibili quali i 
	grassi, zuccheri e 
	proteine. Una malattia 
	Mito può avere effetto  
	direttamente su questa 
	efficienza nella 
	conversione del 
	combustibile e può anche 
	influire indirettamente, 
	interessando le regioni 
	nei nostri cervelli che 
	controllano appetito ed 
	influenzando i livelli 
	degli ormoni, quale la 
	secrezione 
	dell'insulina, e 
	risposte agli ormoni, 
	quale l'insulino-resistenza. Molti pazienti 
	con una malattia mito 
	hanno difficoltà a fare 
	molto esercizio. 
	Alcuni pazienti, per 
	esempio con carenza del 
	complesso I, sono messi 
	a dieta con alta 
	percentuale di grassi. 
	così se un paziente di 
	mito sarà magro, di peso 
	medio o obeso dipende 
	dal tipo specifico di 
	malattia mito oltre che 
	dalla sua assunzione e 
	consumo di energia. Nel 
	migliore dei casi, tutte 
	le preoccupazioni circa 
	l'obesità in un paziente 
	con una malattia mito è 
	meglio vengano discusse 
	con un medico che sia esperto sia nella 
	malattia mito che nel 
	metabolismo o 
	endocrinologia.
	Risponde:   
Annette Feigenbaum, M.D., 
	FRcP
 
c'è un collegamento 
	metabolico teorico fra 
	tendenza all'obesità e 
	le malattie mito ed 
	effettivamente sì, 
	alcuni bambini sono 
	obesi o sovrappeso 
	piuttosto che la 
	descrizione classica 
	della bassa statura e 
	difficoltà di crescita. 
	Questo è differente dai 
	rischi che l'obesità per 
	se sia causa di 
	disfunzione 
	mitocondriale pure 
	descritta dal dott. 
	Douglas Wallace nelle 
	sue pubblicazioni degli 
	ultimi anni. E' stata 
	fatta la 
	calorimetria ad un certo numero 
	di bambini con malattia 
	mito ed i risultati sono 
	molto variabili: alcuni 
	hanno basso BMR (tasso 
	metabolico basale) e 
	altri alto. ciò deve 
	essere correlato al 
	dispendio energetico 
(frequenza cardiaca di 
	esercitazione, la 
	condizione renale 
	respiratoria) ed all'apporto calorico e 
	dovrebbe essere 
	valutato 
	dettagliatamente caso 
	per caso da un 
	dietista qualificato una 
	volta escluso l'aspetto ormonale 
	come ad esempio una 
	disfunzione tiroidea.
 
 
  
 
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Domanda 183
 
 Diagnosi 
	mitocondriale ed esercizio fisico. 
	Ho una figlia di 12 anni con una 
	molteplicità di sintomi. I 
	neurologi "sono frustrati" poiché 
	non sono riusciti a riferirsi ad una 
	specifica malattia 
	Mito e vogliono effettuare 
	esami supplementari dei muscoli e dei 
	nervi. Siamo stanchi di interventi chirurgici. 
	ci sono esami meno invasivi da suggerirci? ? Se questi 
	sintomi 
(o parte di loro) sono attribuibili ad una malattia mito, 
	lei verrebbe danneggiata  "eccedendo 
(nell'esercizio ndt)"? I medici 
	desiderano iniziare il biofeedback.    
       
 
	Risponde:   
Sumit Parikh, MD
Purtroppo, 
	tutte le diagnosi confermative nella 
	malattia mitocondriale richiedono ancora una 
	procedura e un esame invasivo del 
	muscolo vivente o dei mitocondri di altri 
	tessuti (fegato). Perfino l'esame genetico 
	limitato ai campioni di sangue è 
	incompleto e sono necessari campioni di tessuti muscolari o di 
	altri 
	tessuti per l'esame di anomalie 
	genetiche. In questo momento la conferma di una 
	diagnosi di malattia mitocondriale 
	costituisce una grande sfida, poiché non altera il trattamento (benché 
	potrebbe potenzialmente alterare il 
	consiglio genetico per le famiglie e 
	l'individuo affetto). così la decisione è 
	basata spesso sulla necessità del medico e 
	della famiglia di essere in una categoria 
	di "possibile," "probabile" o 
	di malattia 
	mitocondriale" definita ". Quando 
	la 
	diagnosi di malattia mitocondriale non è 
"definita", è importante fare un programma di cura 
	che includa periodicamente la rivalutazione per 
	altre malattie o sindromi che possono 
	causare tali sintomi ed assicurarsi che 
	siano state escluse. Riguardo alla vostra 
	domanda sul suo "eccedere" - 
	l'esercizio controllato (entro i suoi 
	limiti) può aiutare una persona a fare in 
	modo che i 
	mitocondri siano più sani. Se sta regredendo o 
	è completamente "fuori uso" dopo essersi esercitato - può avere bisogno di 
	fare un passo indietro nel suo livello di attività. 
	Il trattamento della maggior parte dei 
	sintomi collegati alla malattia mitocondriale è 
	identico al trattamento degli stessi sintomi in coloro che non hanno 
	una malattia 
	mitocondriale. Quindi, il biofeedback può 
	aiutare molto bene a gestire il 
	dolore.   
        |  
     
       
 
		
 
Domanda 182  
		 
MERRF e 
	motilità gastrointestinale.  
La MERRF 
	può causare un problema di motilità gastrointestinale?
  
       
 
		
		
4 gennaio 2006 
 
		Risponde:   
Michio Hirano, MD
		
La dismotilità 
	gastrointestinale è un problema 
	misconosciuto in pazienti con  
	malattia mitocondriale e può capitare nella 
	MERRF. Un articolo del Dottor Kurenai 
	Tanji e colleghi ha descritto un paziente 
	con dismotilità intestinale (ileo 
	paralitico) e la mutazione del 
	DNA mitocondriale A8344G MERRF (Acta Neuropathol (Berl) 
	2003;105:69-75). Il paziente non presentava le 
	tipiche caratteristiche della MERRF (miocloni, 
	epilessia, o atassia) ma piuttosto 
	presentava miopatia mitocondriale, lipomi 
	multipli, perdita della capacità uditiva, ed episodi 
	di simil-ictus in aggiunta alla 
	disfunzione gastrointestinale.  
   
		 |  
     
       
 
		
 
Domanda 181
RSV e relativa vaccinazione.  
ci sono 
	delle ricerche che riguardino gli 
	effetti del RSV sui bambini con una malattia 
	mitocondriale e la prognosi del bambino? Mio figlio 
	ha 5 anni ed è stato immunizzato contro RSV 
	ed ho trovato strano 
	che fosse risultato positivo al test per la RSV. Ha una 
	carenza di COX e viviamo in un posto che è 
	stato colpito da tre uragani in 14 mesi. I 
	funzionari locali della sanità stanno 
	identificando la RSV in stagioni nelle quali 
	la RSV non si manifasta solitamente. 
	Dunque, Quali sono le implicazioni a lungo termine per un bambino infettato 
	con il RNA del RSV?   
 
       
 
		
		 
1 giugno 2005 
 
		Risponde:    
 Sumit Parikh, 
	MD  
		
   
Il virus 
	respiratorio sinciziale  (RSV) - è 
	una causa comune delle infezioni 
	respiratorie in bambini ed in adulti. Quasi 
	tutti noi siamo stati infettati da questo 
	virus dall'età di 2 anni. Il virus è trasmesso 
	durante i periodi 
	freddi come per la maggior parte dei virus 
	causa di malattie da raffreddamento  -> tramite le secrezioni respiratorie da persona a persona o da oggetto a persona (per 
	questo il lavaggio delle mani è un fattore chiave 
	della 
	prevenzione). L'infezione con RSV si 
	presenta solitamente come i sintomi da 
	raffreddamento nella maggior parte delle 
	persone 
(un'infezione delle vie 
	respiratorie superiori). Può pure causare infezioni delle vie respiratorie 
	inferiori quali polmonite e/o bronchioliti - benchè questo sia 
	meno comune in bambini ed in adulti normali. 
	In coloro che hanno a) un sistema immunitario 
	depresso (non è necessariamente il caso di 
	tutti i pazienti mitocondriali), b) 
	affezione polmonare cronica (bambini 
	prematuri), e c) malattia di cuore congenita 
- > il vaccino RSV è usato come misura 
	preventiva. Questo vaccino non impedisce che 
	una persona risulti positiva all'esame per 
	il virus RSV, o possa avere i sintomi. 
"Protegge" soltanto la persona trasportando 
	gli anticorpi prima dell'infezione e 
	preparando il sistema immunitario - così una 
	volta infettato - l'infezione è meno 
	grave. 
	La conseguenza della tipica infezione da RSV (sintomi 
	da raffreddamento o infezioni senza 
	complicazioni delle vie respiratorie 
	inferiori) è 
	trascurabile e ciò permette che il sistema 
	immunitario della persona si attivi. 
	L'infezione complicata di RSV può condurre 
	all'ospedalizzazione e ad un'esigenza di 
	cura di appoggio, ossigeno di breve durata, 
	e farmaci per mantenere aperte le vie 
	respiratorie. Poiché RSV è un virus, gli 
	antibiotici non sono efficaci. 
	L'immunizzazione da RSV non è indicata per 
	la maggior parte dei pazienti con la 
	malattia mitocondriale ed è considerata caso 
	per caso per questi individui.  
        | 
 
     
       
 
		
 
Domanda 180
complesso 
	III e scatti d'ira 
Mio figlio ha 
	18 anni e recentemente gli è stata 
	diagnosticata una malattia mito con carenza 
	del complesso III. Ne sono colpiti i suoi 
	muscoli (parkinsonismo) ed il cervello (encefalopatia). 
	Nelle ultime settimane ha avuto numerosi 
	attacchi che non è riuscito a controllare. 
	Arrivano improvvisamente; lui si agita e 
	scatta, specialmente in auto. Polizia ed 
	ambulanza possono farlo calmare, ma tende a 
	sfuggire di mano. Egli mi guarda, come se si 
	sentisse perduto. Qualcosa scatta nel suo 
	cervello e cade per terra e grida. Vorrebbe 
	spiegarsi, ma è più facile che non ricordi 
	l'incidente. Dopo la crisi è completamente 
	normale, parla con chiarezza, gentile e 
	molto affamato. Qualche aiuto? Ha appena 
	iniziato il cLE clinico, basato su vitamine 
	con Seroquel 25 mg. Ogni aiuto sarà 
	apprezzato. Non può più vivere ancora 
	relegato.  
       
 
	Risponde:    Richard 
	Boles
Ho sentito 
	molte madri di pazienti con MITO 
	raccontarmi simili storie durante le 
	visite cliniche nelle quali 
	riferivano di improvvise 
	manifestazioni di improvvise e gravi 
	crisi di rabbia. Questo non pare 
	avere una singola causa o soluzione.Il controllo 
	della propria ira è una cosa 
	difficile per molti giovani che non 
	soffrono di nessuna malattia, e la 
	presenza di deficit conoscitivi può 
	complicare ulteriormente a causa 
	della difficoltà nel comprendere le 
	situazioni, la comunicazione di ciò 
	che si vuole, insieme con il peso 
	della malattia. Se la rabbia appare 
	come conseguenza di una frustrazione 
(non vedere vie d'uscita, ecc.) è 
	indicato l'approccio 
	comportamentale. 
Nella mia 
	esperienza con alcuni pazienti mito 
	con emicrania complessa-collegata 
	alla malattia, il dolore (talvolta 
	non ben compreso o espresso) e 
	possibile emicrania collegata con la 
	diminuzione del flusso sanguigno  
	in certe regioni del cervello, 
	possono innescare scoppi 
	comportamentali. In questi casi, il 
	comportamento è improvviso, 
	inatteso, e non immediatamente 
	attribuibile alla frustrazione. Ho 
	visto dei casi nei quali questi 
	comportamenti sparivano con un 
	trattamento anti-emicrania (in 
	particolare con amitriptilina), ritornavano 
	sospendendo il farmaco, e 
	scomparivano nuovamente tornando a 
	somministrarlo. 
Anche se 
	raro, si dovrebbero anche prendere 
	in considerazione gli attacchi 
	epilettici se il 
	comportamento è improvviso ed 
	inatteso, e potrebbe essere utile un video-EEG. 
 
		
  
        |  
     
       
 
Domanda 179  
Alluminio 
	nel sangue e relative analisi. 
 Potete dirmi il significato se c'è 
	per 
	mio figlio che è malato con carenze dei 
	complessi II, III, e V e che ha 
	livelli d'alluminio molto elevati nel 
	sangue?   
 
       
 
		
		29 
	novembre 2005
		Risponde:   
Gerard Vockley, 
	MD,PhD
		Non sono stati pubblicati 
	studi sull'interazione della tossicità da 
	alluminio con le carenze nella catena 
	respiratoria. Finora non risulta che l'alluminio partecipi alla fosforilazione 
	ossidativa. Faccia attenzione alle 
	misurazioni dell'alluminio nel sangue. Sono molto 
	inclini a contaminazione e ci sono realmente 
	pochissimi motivi per misurarne i livelli in 
	circostanze normali. ci sono molti 
	laboratori che fanno molti soldi  
	esaminano le "carenze nutrizionali" e 
	le "tossicità ambientali" con 
	pochi risultati pratici ma rendendo molto 
	ricchi 
	i loro proprietari. Dovrebbe 
	discutere tutte le sue preoccupazioni sulla 
	tossicità del metallo con il suo medico 
	metabolico. La maggior parte di loro ha una buona 
	conoscenza su quali siano i laboratori degni 
	di 
	stima.  
		 
        | 
 
       
 
Domanda 178  
 
Risonanza magnetica spettroscopica (MRS) 
	e NAA. 
 Mia 
	figlia di 20 mesi è affetta da 
	encefalomiopatia 
	mitocondriale con carenza del complesso I 
	e recentemente le è stata fatta ad 
	approfondimento di una MRI al cervello 
	una scansione spettroscopica MRS: la MRI 
	risultava normale, ma l'esame spettroscopico ha mostrato una 
	diminuzione del livello di NAA. So che è sintetizzato nei 
	mitocondri, ma questo in verità è tutto ciò 
	che 
	so. Tutto questo significa che ha perdita di  
	neuroni, ed in caso affermativo, perché, ed 
	è questo la ragione per cui malgrado la MRI 
	normale questi bambini hanno coinvolta la funzione 
	cognitiva? ci sono integratori da dare per questa  
	particolare situazione? La prego di spiegarmelo 
	il più chiaramente possibile.  
 
       
22 giugno 2005 
 
	Risponde:   
Russell Saneto, DO, 
	Ph.D  
Mi 
	dispiace che sua 
	figlia abbia una malattia del complesso 
	I. Spero di chiarire con questa mia 
	risposta i suoi dubbi. I due esami 
	con neuro-immagini sono distinti in quanto 
	la MRI riguarda la struttura del 
	cervello mentre la MRS 
(spettroscopia) riguarda i prodotti 
	biochimici (sostanze chimiche) nel 
	cervello. Entrambe sono tecniche di 
	rilevamento del cervello che 
	ci permettono di vedere 
	meglio i livelli strutturali e 
	chimici (indicatori delle 
	funzioni biochimiche) del cervello. 
	Tuttavia, entrambi sono limitati per 
	alcuni versi perché sono limitati 
	dalla risoluzione della tecnica. È 
	nella fattispecie come la differenza fra 
	guardare, diciamo, la luna con un 
	telescopio o trovarcisi veramente sulla luna. Entrambe 
	le visioni  ci permetterebbero 
	di vedere i crateri o le montagne 
	molto grandi, ma soltanto essere 
	sulla luna ci permetterebbe di 
	vedere tutti i particolari 
	realmente fini sulla superficie 
	della luna. così, la MRI e la MRS 
(spettroscopia) ci permettono una 
	vista come un potente telescopio 
	rivolto sul cervello; sono però limitati non 
	potendo realmente disporre il 
	cervello sotto un microscopio 
	potente in modo da osservare i diversi 
	neuroni e le cellule della glia del 
	cervello. Al livello di sensibilità 
	dell'esplorazione MRI, le 
	strutture del cervello di sua 
	figlia sembrano essere normali. 
	Tuttavia, guardando i differenti picchi chimici 
	della MRS o 
	scansione spettroscopia, 
	ci sono livelli più bassi di un 
	marcatore chimico, NAA (N-acetilaspartato). 
	Non mi ha detto se sia stata usata la tecnica 
	della 
	rilevazione multipla dei voxel o 
	la rilevazione della singola 
	ampiezza del volume dei voxel. Ma, 
	essenzialmente la risposta sarebbe 
	simile. Il picco di NAA si pensa 
	abbia due funzioni nel cervello 
	dell'adulto (è un precursore lipidico ed 
	è coinvolto nelle interazioni del 
	coenzima A). Il picco del NAA è più 
	alto nella corteccia che nella 
	materia bianca, dato che la maggior 
	parte del NAA è situato nei neuroni 
	e nei relativi rami. così, pensiamo 
	che una diminuzione in questo picco 
(o riduzione relativa del rapporto 
	di NAA a creatina) sia un indicatore 
	di un danneggiamento neuronale e/o assonale. 
	Nel cervello in fase di sviluppo, c'è una 
	quantità significativa di NAA nelle 
	cellule mielinizzatrici attive, gli oligodendrociti.
 
		così, in un cervello che è in 
	fase di mielinizzazione attiva, il 
	picco di NAA può essere un 
	indicatore dello sviluppo normale 
	degli oligodendrociti e ridotti 
	livelli potrebbero suggerire 
	disfunzione degli oligodendrociti. 
	così, a seconda di dove la scansione MRS ha localizzato una diminuzione 
	del picco di NAA può indicare una 
	disfunzione  neuronale o una 
	diminuzione e/o disfunzione degli oligodendrociti. La maggior parte 
	delle volte, la posizione dove si 
	usa la MRS è  all'interno delle 
	localizzazioni in cui i neuroni sono in 
	numero elevato quali la corteccia o 
	le regioni profonde della materia 
	grigia. così, l'individuazione di 
	una riduzione del NAA  (in sua 
	figlia) suggerisce molto 
	probabilmente una disfunzione  
	neuronale e/o un numero ridotto di 
	neuroni. così, la MRS può dare 
	un'immagine migliore di che cosa sta 
	avvenendo nel cervello di sua 
	figlia. così, sebbene 
	al livello della MRI il cervello di 
	sua figlia appaia strutturalmente normale, la MRS indica che c'è 
	perdita di neuroni o disfunzione 
	delle cellule neuronali. Spero che 
	questo la aiuti a capire perché 
	richiediamo entrambi gli studi 
	per i bambini con  citopatie mitocondriali. 
		    
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Domanda 177 
Vitamine in 
	forma liquida e loro assorbimento. 
Mia figlia ha 19 mesi, 
	ed a 14 mesi  
	le è stata fatta una biopsia muscolare che 
	ha mostrato un deficit nel complesso I. La 
	mia domanda è quale sia il cocktail MITO assorbibile nel miglior modo, 
	specificamente la riboflavina. Stiamo usando le 
	pillole e le polverizziamo ma sono troppo 
	amare, lei ne odia il sapore. Gli aggiungiamo 
	zucchero. Inoltre, le sue urine che 
	solitamente erano chiare cristalline e aveva 
	poliuria sono ora concentrate e gialle. Lei 
	bagna ancora un poco i pannolini, ma questo 
	sembra andare diminuendo. Un farmacista mi 
	disse che la riboflavina potrebbe causare 
	danni permanenti ai reni. Ho intrapreso un 
	ciclo di 
	dosaggio crescente fino al massimo del dosaggio 
	pediatrico 100mg/giornalieri. Lei prende 
	200mg di coq10, 100mg di B2, 3cc di carnitor, 5mg di NADH, 100mg di acido alfalipoico, 100mg di selenio, 400mg di 
	vitamina E, 25 mg di vitamina c. Lei pesa 
	circa 10 Kg. Ho visto un miglioramento fino 
	dal primo uso degli integratori, sebbene lei 
	non abbia mai perso abilità, ha sempre fatto 
	progressi, anche se lentamente. Lei dal 
	punto di vista evolutivo è come se avesse 
	9-10 mesi. Lei non ha attacchi epilettici; 
	le scansioni cerebrali sono completamente 
	normali. Tutti gli esami di laboratorio sono 
	normali eccetto l'OXPHOS. Tutti gli esami di 
	laboratorio sono risultati sempre normali 
	tranne il CPK leggermente elevato alla  
	nascita, NA+ leggermente elevato, K+, e 
	lattato leggermente elevati tutto alla 
	nascita. Ma il neonatologo ha detto che sono 
	rimasti fermi troppo a lungo prima di 
	eseguirli, ripetuti risultarono normali. Il 
	suo problema principale è l'ipotonia. La sua 
	circonferenza craniale è il 75%, il peso e 
	l'altezza sono intorno al 10% in meno 
	della norma. Lei è molto 
	presente e comunicativa e molto contenta 
	quando ottiene quanto desidera... Vocalizza 
	molto, e le piace sentire la propria voce, 
	inizia a balbettare qualcosa ed è una 
	ragazza allegra. Le vogliamo 
	molto bene e desideriamo fare tutto il 
	possibile per aiutarla, era molto attiva 
	anche prima della nascita. Tutto questo solo 
	per darle una sua immagine reale. Le domande 
	sono: Quale è il modo migliore per farle 
	assorbire gli integratori? Esiste una 
	vitamina B12 liquida? 
  
       
		11 novembre 
	2005 
		
		Risponde: Sumit Parikh, 
	MD  
       Una 
	forma liquida di vitamina B2/riboflavina 
	viene prodotta ed è disponibile in 
	parecchi tipi e formulazioni. Non 
	c'è un tipo specifico da preferire 
	rispetto agli  altri. I preparati liquidi 
	possono essere reperiti in rete se 
	non li si trova localmente. Può anche 
	essere trasformata la forma in pillole 
	in quella liquida da una  farmacia 
	che faccia questo tipo di preparazioni (che 
	si trovano in molte 
	città) o persino in alcune 
	farmacie normali - e può così venire 
	mescolata in uno sciroppo più 
	gradevole al palato. La vitamina B2 
	può cambiare il colore e l'odore 
	dell'urina, ma non risulta 
	essere tossica per i reni. Non dovrebbe 
	neanche influire sulla capacità del rene 
	di concentrare l'urina. 
           
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Domanda 176 
	Fosforilazione ossidativa. 
A mio 
	figlio di 5 anni recentemente è stata 
	diagnosticata una malattia riguardante la 
	fosforilazione ossidativa, con difetto del 
	complesso I. Potreste dirmi che cosa questo 
	significa e come questo influirà sulla sua 
	vita?
  
 
       21 ottobre 2005  
		Risponde: Douglass M. Turnbull, 
	MD,PhD  
	Il complesso I è uno degli 
	enzimi principali della catena respiratoria 
	mitocondriale. E' costituito da più di 40 
	proteine (singoli mattoncini di costruzione) 
	ed ha una struttura estremamente complicata. 
	La carenza del complesso I è una delle cause 
	più comuni della malattia mitocondriale. La 
	carenza del complesso I può essere dovuta 
	sia ad un difetto nel genoma mitocondriale 
(che produce 7 di queste proteine) o del 
	genoma nucleare (che produce il resto ed è 
	molto più coinvolto nell'assemblaggio). Può 
	essere estremamente difficile identificare 
	le mutazioni e soltanto un piccolo numero di 
	pazienti ha gli specifici difetti genetici 
	identificati. È più facile analizzare il 
	genoma mitocondriale che il genoma nucleare 
	e circa il 20% dei pazienti hanno difetti in 
	questi geni. Il decorso clinico dei pazienti 
	con la carenza del complesso I è 
	estremamente variabile ed è probabilmente 
	differente a seconda dei differenti difetti 
	genetici. Spero che queste osservazioni 
	siano di aiuto. 
 
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